Digital Branding

UN SITO WEB EFFICACE

Il principale obiettivo di un sito web è quello di manifestare all’utente, sin dal primo impatto, la propria identità e, se si tratta di un sito aziendale, di saper esprimere i propri valori emotivi e cognitivi utilizzando al meglio gli strumenti a disposizione. Vediamo come.

Prima di tutto occorre mettere in evidenza lo scopo principale del sito e il settore di business di appartenenza. Ogni utente infatti naviga nel web utilizzando “un’attenzione selettiva” eliminando dal suo focus tutto ciò che non risponde alle sue intenzioni e aspettative.

Fondamentale diventa quindi avere chiaro cosa comunicare e utilizzare messaggi netti e facili da comprendere anche per quegli utenti che capitano sul sito “per caso”.

homepage Ryanair
La vecchia home di Ryanair non era molto chiara nel trasmettere l’identità della marca e lo scopo prioritario del sito.

DARE IL BENVENUTO

Al primo contatto, ciò che l’utente ha bisogno di sapere in maniera tempestiva e netta è chi siete (identity) e cosa fate (value proposition). La scelta di un nome del sito e di un indirizzo web che siano calzanti e descrittivi, è spesso il più efficace biglietto da visita per una homepage aziendale.

Tuttavia il vero cuore pulsante dell’identità visiva è il marchio: questo deve essere sempre presente, ben visibile in tutte le pagine del sito e possibilmente sempre nella stessa posizione; da evitare zone bizzarre nel layout di pagina (in basso o di lato sono le più anomale).

Altra piccola regola, il clic sul marchio deve sempre riportare l’utente alla homepage.

Per chiarire ulteriormente i valori e la personalità dell’azienda, il marchio può essere accompagnato da un pay-off , cioè da una frase di chiusura che ribadisce e riassume l’essenza differenziante dell’azienda. (esempio di pay-off, quello di Barilla: “Dove c’è Barilla c’è casa”).

Per alcune tipologie di siti, tra cui i portali a tematiche e i website specializzati, è utile dichiarare una value proposition (la promessa che la marca fa ai consumatori) visibile subito in primo piano: per fare ciò si ricorre al welcome blurb, ossia ad una breve descrizione che serve a dare il benvenuto al navigatore, a chiarire a chi si rivolge e a fornire le risposte alle possibili domande dell’utente.

Importante a tal proposito è di riuscire a mantenere un appeal grafico opportuno, che non sia confuso ma semplice e chiaro, rischiando in caso contrario di ottenere risultati opposti a quelli desiderati.

L’outlet di moda Privalia è chiaro ed efficace con il rafforzativo pay-off “N°1 IN ITALIA” e con la tagline (forma di welcome blurb) “your daily fashion outlet”.

Infine, il welcome blurb non sarà necessario per quei brand riconosciuti e ricordati da chiunque al mondo, in quanto la loro value proposition è sottintesa al loro marchio.

Il sito di Obi non da nessuna indicazione corredata al marchio. Non sono presenti, infatti, né pay-off, né welcome blurb. Nonostante il brand OBI sia piuttosto famoso nella sua area di mercato, non tutti potrebbero conoscerlo. Per facilitare i nuovi utenti nella comprensione dell’identità del sito potrebbe essere d’aiuto un breve testo introduttivo, come un semplice slogan. Inoltre aiuterebbe specificare meglio in che cosa la sua proposta di prodotti si differenzia dai suoi competitor.

Scendendo più nel dettaglio e per rendere l’azienda più reale e tangibile agli occhi dell’utente, occorre creare nel sito un’area distinta (in genere chiamata “About” o nella versione italiana “Chi siamo”) in cui raccogliere informazioni utili come recapiti virtuali e reali (email, telefono, fax, indirizzo postale) o anche informazioni più dettagliate sulla marca come la storia dell’azienda, fotografie dello staff o dello stabile ecc. Tutto ciò tenendo ben presente che avrete solo pochi decimi di secondo per farvi riconoscere.

FARE UNA BUONA PRIMA IMPRESSIONE

Come già sottolineato, il primo impatto del sito sul visitatore è fondamentale: dovrà essere forte, non passare inosservato e restituire un’immagine professionale e coerente con la personalità di marca strategicamente definita.

Nella sua creazione occorrerà adottare un sapiente mix di linguaggi digitali curandone con attenzione lo stile e l’aspetto visuale e ponendo l’attenzione sul mantenere una coerenza tra ciò che siete offline e ciò che siete online. Valutate se adottare una veste moderna o classica, istituzionale o informale, dando cioè una forte personalità e una distintività alla vostra immagine.

Tutto ciò avviene grazie ad una fase preliminare di analisi approfondita che studia il mercato e gli utenti nel loro contesto. Dopodiché si passa alla prototipazione (concept prototyping) e alle relative metodologie creative che esprimano al meglio la giusta ispirazione espressiva (il mood) non dando niente per scontato e curandone ogni dettaglio. Scopo finale, sarà quello di creare una forte componente connotativa rispetto alla concorrenza.

L’eshop di Salvatore Ferragamo, con il suo stile elegante, riflette bene la personalità del brand.
Nonostante il Luana Kay è un resort hawaiiano di alto livello la sua vecchia homepage trasmetteva sensazioni cheap.

CREARE FIDUCIA

La potenza del Web ci permette oggi di rafforzare le fondamenta della reputazione di un’impresa lavorando sulla conquista della fiducia degli utenti. Per fare ciò, presentatevi per quello che siete e mettendoci la faccia (per esempio mettendo foto); lasciate che i clienti possano giudicarvi: prevedete spazi dedicati alle recensioni e alle valutazioni dei vostri prodotti e servizi.

Con la diffusione dei social network infatti, elemento fondamentale nella costruzione dell’immagine e della fiducia, è la risposta a cosa “dicono di noi”: se siamo incerti nel fare una scelta, osserviamo il comportamento e le opinioni degli altri: se non possediamo abbastanza informazioni, gli altri diventano il nostro principale punto di riferimento decisionale.

 

WHAT IS A WEBSITE?

Un sito è un’infrastruttura per il dialogo, altrimenti è una vetrina.

Se non riesci a descrivere in una frase a cosa serve un sito, preoccupati.

Se non riesci a descrivere in una frase la funzione di ogni pagina di cui è composto, preoccupati.

Federico Badaloni (Responsabile dell’area di Architetture dell’Informazione e User Experience Design delle divisione digitale del Gruppo Editoriale l’Espresso).

Riferimenti bibliografici

  • Jacopo Pasquini, Simone Giomi, Web Usability, Hoepli, Milano 2014.
  • Beiard,Web design, Apogeo, Milano 2011.
  • Fleming, Web navigation, Hops Tecniche Nuove, Milano, 2000.
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  • Visciola, Usabilità dei siti web, Apogeo, Milano 2006.